Dog Days in Tuscany

ITA:

Giornate da cani in Toscana
English
'Liz has asked us to house-sit for her in the summer!’ cried my wife excitedly. I could already picture the scene – a day spent enjoying the beauty of a Tuscan town followed by an evening relaxing on the terrace sipping a glass of fine Chianti. Ten days in a house in Tuscany! That didn’t sound too hard. ‘Her name’s Primrose.’ My wife brought me back to the real world. ‘Whose name’s Primrose?’ ‘The dog. Liz’s dog.’ I’m not house-sitting, I’m dog-sitting. Dogs need taking for walks, feeding, stroking, grooming, cleaning up after. Houses don’t. It’ll be like being on holiday with a baby again, I thought.. TAKE ME WITH YOU! On arrival the house was everything that I had imagined and Primrose was an elegant, friendly, loveable, middle-aged, chocolate- brown dachshund. She seemed to like us, didn’t go off her food and made no attempt to run away. For the first day or so, we explored the local area and she was happy to stroll around with us. On the second evening we went, minus Primrose, to the open-air opera in the town nearby. It wasn’t a short event and when we arrived home some time after midnight, you could tell from the barking that something was wrong. When we opened the door she raced round us, nipping at our ankles, toes and fingers. We knew then that she could never be left alone again! You may think that taking a dog sightseeing around Tuscany would be quite limiting. However, with some basic planning it worked well. You need a bottle of water and a bowl, some dog biscuits and an air-conditioned car. You also need to make sure that the dog has time to rest and is kept in the shade as much as possible. WELCOME (ALMOST) ANYWHERE Clearly, many of the key sights in Tuscany are religious ones and don’t welcome dogs inside. As there were four of us, two could go in and two wait with the dog. This was when we realised that Italy, the land of the child, is also the land of the dogs. Especially small, cute ones. You can’t stand in an Italian street with a small dog for more than a couple of minutes without a child, teenager, parent and child, old person or any combination of these, telling you how ‘carina’ she is, stroking and generally fussing over her. I’m sure it was good for her ego (if dogs have one) and gave me a series of impromptu Italian conversation classes, which are always welcome and much needed. Surprisingly, there seemed to be very few places that she wasn’t welcome. We took her into bars and restaurants, in which she dozed patiently under our chairs. We took her into clothes shops and even food shops. NEW DIMENSION Should you ever be invited to dog-sit in Italy, I’d advise you to jump at the chance. Yes, it was more difficult than house sitting only. She needed taking for walks, feeding, stroking, grooming and cleaning up after. However, this enhanced the holiday and added a new dimension. I spoke to people I wouldn’t otherwise have spoken to and stopped to look at things that I would otherwise have missed. I even think she liked me! If some friends in Italy ask you to look after their dog and you don’t fancy it, let me know. I’m sure I’ll be free that week.
Italian
'Liz ci ha chiesto di prenderci cura della sua casa in estate!’ urlò mia moglie con entusiasmo. Mi immaginavo già la scena – un giorno passato a godersi la bellezza di una città della Toscana, seguita da una serata di relax in terrazza sorseggiando un bicchiere di ottimo Chianti. Dieci giorni in una casa in Toscana! Non sembrava così male. ‘Il suo nome è Primrose.’ Mia moglie mi riportò con i piedi per terra. ‘Chi si chiama Primrose?’ ‘Il cane. Il cane di Liz.’ Non avrei accudito una casa, bensì un cane. I cani hanno bisogno di essere portati a passaggiare, bisogna dargli da mangiare, bisogna accarezzarli, spazzolarli e anche pulirli. Le case non necessitano di tutto ciò. Sarà come essere di nuovo in vancaza con un neonato, pensai. FATEMI VENIRE CON VOI! Arrivati sul posto, la casa era proprio come me la ero immaginata e Primrose era un' elegante, amichevole ed adorabile bassotta di mezza età di color cioccolato marrone. Sembrava che le piacessimo, non rifiutava il cibo, non faceva alcun tentativo di scappare. Durante il primo giorno abbiamo esplorato la zona e la cagnetta sembrava contenta di passeggiare con noi. La sera seguente siamo andati, senza Primrose, a vedere un' opera all'aperto in un paese vicino. Non fu un evento breve e quando tornammo a casa un po’ dopo mezzanotte, si poteva capire dal modo in cui abbaiava che qualcosa non andava. Quando apprimmo la porta ci zompò addosso, mordendo le nostre caviglie, le dita dei piedi e delle mani. Capimmo in quel momento che non avrebbe potuto essere mai più lasciata da sola! Potreste pensare che portare in giro un cane a visitare la Toscana possa essere molto limitante. Tuttavia, con un minimo di programmazione funzionò bene. Serve una bottiglia di acqua e di una scodella, un po’ di biscotti per cani e un’ auto con aria condizionata. Ci si deve assicurare anche che il cane abbia il tempo di riposarsi e che lo si tenga all’ombra il più possibile. LA BENVENUTA (QUASI) OVUNQUE Chiaramente, molti dei luoghi principali in Toscana sono quelli religiosi e i cani non erano certamente benvenuti all’interno. Poichè noi eravamo in quattro, due di noi entravano mentre gli altri due aspettavano con il cane. A questo punto abbiamo capito che l’Italia, il paese che ama i bambini, è anche il paese dei cani. Specialmente quelli piccoli e graziosi. In Italia non si può stare con un cagnolino per strada per più di un paio di minuti senza che un bambino, un ragazzino, un genitore con il figlio, una persona anziana o una combinazione di queste, ti dica quanto sia ‘carina’, l'accarezzi e, più in generale, la tocchi dappertutto. Sono sicuro che faceva bene al suo ego (se i cani ne hanno uno) e mi ha portato una serie di lezioni di conversazione in Italiano improvvisate, che sono sempre benvenute e al quanto necessarie. Sorprendentemente, sembrava che vi fossero pochi posti dove non era accettata. L’abbiamo portata al bar e al ristoranti, in cui sonnecchiava pazientemente sotto le nostre sedie. L’abbiamo portata in negozi di abbigliamento e persino negozi di generi alimentari. UNA NUOVA DIMENSIONE Se mai foste invitati a badare ad un cane in Italia, vi consiglierei di prendere la palla al balzo. Sì, è stato più difficile di prendersi cura solo di una casa. Dovevamo portarla a fare le passeggiate, darle da mangiare, accarezzarla, spazzolarla e pulirla. Tuttavia, ciò ha reso più ricca la vacanza e ha aggiunto una nuova dimensione. Ho parlato a persone con le quali non avrei altrimenti parlato e mi sono fermato a guardare cose che altrimenti mi sarei perso. Penso persino che io le sia piaciuto! Se amici in Italia vi chiedono di badare al loro cane e non ne avete voglia, fatemelo sapere. Sono sicuro che sarò libero quella settimana.

More Dual Language Articles...

Italian Language eBooks