The Mysterious Riace Bronzes
They are one of Italy’s greatest archeological treasures, and also one of Italy’s greatest archeological mysteries. The Riace bronzes, also known as the Riace Warriors, are 2,500 year-old full-size statues of Greek warriors found in the sea near Riace in Calabria in 1972.
Nobody knows for sure their story or who made them. It is generally thought that two separate Greek artists created them 30 years apart around the 5th century BC. The two bronze statues depict a young warrior with a fierce look and an older warrior with a more relaxed and gentle attitude. Nobody knows for sure which warriors they represent. Through their muscles, beards and hair, they both display an extraordinary life-like resemblance, described by an expert as "a beautiful model of masculinity. The creation of an ideal of the male body."
The warriors are survivors from the world of Magna Graecia, the Hellenic civilization that once flourished in what is now southern Italy. They were discovered during a scuba diving trip by Stefano Mariottini, who saw, at a depth of six to eight meters, the left arm of one of the statues emerging from the sand. When he found the second bronze nearby, he called the police. One week later, both statues were out of the sea. It has been speculated that the bronzes were being transported to Rome as booty when a storm overtook their ship, although no evidence of a wreck has been found.
They can now be admired at the National Museum of the Magna Grecia in Reggio Calabria.
Si tratta di uno dei più grandi tesori archeologici d'Italia, e anche di uno dei più grandi misteri archeologici d'Italia. I Bronzi di Riace sono statue di guerrieri greci a grandezza naturale di 2500 anni fa, ritrovate in mare nei pressi di Riace in Calabria nel 1972.
Nessuno sa per certo la loro storia o chi li ha realizzati. In generale si ritiene che due diversi artisti greci li crearono a 30 anni di distanza intorno al 5° secolo a.C. Le due statue di bronzo raffigurano un giovane guerriero con uno sguardo aggressivo e orgoglioso ed un vecchio guerriero con un atteggiamento più rilassato e gentile. Nessuno sa per certo quali guerrieri rappresentino. Attraverso i loro muscoli, barba e capelli, entrambi appaiono straordinariamente reali, descritti da un esperto come "un bellissimo modello di mascolinità. La creazione di un ideale del corpo maschile."
I guerrieri sono una testimonianza dal mondo della Magna Grecia, la civiltà ellenica che in passato fiorì in quella che oggi è l'Italia meridionale. Furono scoperti durante un’immersione da Stefano Mariottini, che intravide, ad una profondità di sei-otto metri, il braccio sinistro di una delle statue che emergeva dalla sabbia. Quando si accorse della presenza di un secondo bronzo, chiamò la polizia. Una settimana dopo, entrambe le statue furono estratte dal mare. Si è ipotizzato che si stessero trasportando i bronzi a Roma come bottino quando una tempesta affondò la loro nave, anche se non è stata trovato alcun resto di un relitto.
I Bronzi di Riace si possono ammirare al Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria.
