Sulmona: Abruzzo's Prettiest Town
ITA:
The setting for Giovanni Verga’s seminal novel I Malavoglia, Aci Trezza, a small town on Sicily’s eastern coast, 10 km north of Catania, is a lively seaside resort that seems far removed from Verga’s depiction of a fishermen’s village plagued by poverty and ancient rivalries.
Today, Aci Trezza attracts visitors for its breathtaking landscapes, the most famous being the Faraglioni, three sea stacks and five rocks jutting out of the sea in front of the village, uniquely shaped by the erosion caused by water and wind for thousands of years. The largest of them is known as Isola Lachea, a protected natural reserve where several animal species live.
What makes the Faraglioni even more fascinating is the legend associated with them, which involves none other than Ulysses. On his journey home from the Trojan War, Ulysses docked on the Island of the Cyclops, where he was ‘greeted’ by the savage, man-eating giant Polyphemus. The cyclops devoured many of Ulysses’ travel companions. To be able to escape, Ulysses devised a plan to make Polyphemus drunk, then blinded him by his only eye. Enraged, Polyphemus began to throw large boulders against Ulysses’s ships as they were sailing away, thus giving rise to the Faraglioni.
These rock formations are indeed known to the locals as “Islands of the Cyclops,” because, according to legend, the Cyclops, in Greek and Roman mythology members of a primordial race of giants with a single eye in the center of their foreheads, once had a smithy below Mount Etna, which looms over Aci Trezza to the northwest.
Aci Trezza, cittadina sulla costa orientale della Sicilia, 10 km a nord di Catania, è una vivace località di mare che appare molto lontana dal ritratto che ne fece Giovanni Verga quale villaggio di pescatori afflitto da povertà e antiche rivalità nel suo romanzo più famoso, I Malavoglia.
Oggi, Aci Trezza attrae molti visitatori per i suoi paesaggi mozzafiato, tra cui i più famosi sono i Faraglioni, tre grandi scogli rocciosi e cinque più piccoli che emergono dal mare davanti al villaggio, le cui forme singolari sono causate dalla millenaria erosione di acqua e vento. Il più grande di essi è conosciuto come Isola Lachea, una riserva naturale protetta che ospita diverse specie animali.
Ciò che rende i Faraglioni ancora più affascinanti è la leggenda a cui sono associati, che vede coinvolti niente meno che Ulisse e Polifemo. Durante il suo viaggio di ritorno in patria dopo la guerra di Troia, Ulisse attraccò sull'isola dei Ciclopi, dove fu “accolto” dal selvaggio Polifemo, un gigante mangiauomini. Il ciclope divorò alcuni dei compagni di viaggio di Ulisse. Per poter scappare, Ulisse escogitò un piano per fare ubriacare Polifemo, poi lo accecò dall’unico occhio. Furioso, Polifemo cominciò a scagliare grandi massi contro le navi di Ulisse che si allontanavano, dando così origine ai Faraglioni.
In effetti, queste formazioni rocciose sono note alla gente del posto come “Isole dei Ciclopi”, perché, secondo la leggenda, i ciclopi, che nella mitologia greca e romana erano membri di una razza primordiale di giganti con un solo occhio al centro della fronte, avevano una fucina sotto l'Etna, che si staglia poco lontano, a nord-ovest di Aci Trezza.