A Pleasant Surprise
ITA:
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Words by Alex Chappell
I was born and bred in the Cotswolds where our local village had two pubs, a post office, a grocery shop, the local school, a petrol station and a milkman you could call upon at any time of day. I grew up, left and went to agricultural college and by the time I had returned, there was only a school with dwindling numbers and one pub – everything else had gone.
I now live in Umbria and I am so happy to see a revival rather than a decline in rural communities here.
The local village boasts a pizzeria, two bars, a hairdresser, a butcher, two alimentari, a very good restaurant, a hotel, a shoe shop, a school and they are also building a new bank. People here in my Umbrian village value something that has long been lost in the English community where I was brought up: the desire to live the rural life.
Take my barbeque for example, the reason for my trip to the village. Some people won’t want to hear this but I had asked the butcher the previous day for some lamb from a particular flock. I know the shepherd and the land his flock graze. The ground is rich, with plenty of herbs such as thyme and rosemary and this in turn is reflected in the flavour of the produce. In addition, there is that comforting sense of safety, knowing that the ground has not been sprayed with pesticides, only fertilised with what nature intended.
Some may think this is extreme, but agnello is my favourite meat and I know it makes a difference. And I am not the only one to value this either because many of the other local clients also make similar requests. Luckily, these are pleasures that can be enjoyed by anyone visiting Italy on holiday or who has made a permanent home here.
Parties and police
Back in the Cotswolds it’s not just the everyday things that seem to have suffered. Life there seems ‘flatter’ somehow, with the old men and the competitions for the longest bean sprout long since gone. Here in the mountain community, life is anything but flat often with week-long street parties that go on into the night.
Last night I went out for dinner at the local pizzeria. When I arrived, there was a small group outside, the youngsters were all admiring a brand new scooter with the old men looking on and joking about it. The men had all arrived either by tractor or car, so in comparison the scooter was a very small vehicle indeed, particularly as it was dwarfed by the Lamborghini tractor that it was parked next to!
Later, on leaving, I made my way from the bar to the car where the rest of the youths of the local community were gathered. A sight like this back in England would usually send shivers down my spine, but here rather than alcohol being consumed, it was ice cream. There were no hard stares, only a few smiling faces, a few waves and nods of acknowledgement.
We also have a fully staffed Carabinieri station. (In my home village, it was a 20-mile drive to the police station.) Some of the surrounding villages are very remote and easily cut off by snow in the winter as many are above 1,000 metres. However the local Carabinieri are there to help. They phone round all the elderly and vulnerable inhabitants whenever they are cut off to check they are alright, a service that is appreciated and provides an extra blanket of protection to those who need it.
Like the village I once knew in England, the people here smile and make you feel at home. They guide you when you ask for guidance, yet give you space when you want to be free. The main barrier is the language, one that only I can overcome. There are things I miss from my native country: fish and chips, big music shops and maybe even television, but when I look at what I have gained here it seems to melt into insignificance and I call Italy my home now.
Translation by Andrea Antonioni
Sono nato e cresciuto nella regione del Cotswolds dove il nostro paesino aveva due pub, un ufficio postale, un fruttivendolo, la scuola, un benzinaio e un lattaio disponibile a qualsiasi ora del giorno. Sono diventato grande, ho lasciato il paese e sono andato alla scuola superiore di agraria e quando sono ritornato, c’era solo una scuola con un minore numero di studenti e un pub – qualsiasi altra cosa era andata via.
Adesso vivo in Umbria e sono così contento di vedere una rinascita piuttosto che un declino nelle comunità rurali qui.
Il paesino vicino vanta una pizzeria, due bar, una parrucchiera, un macellaio, due alimentari, un ristorante molto buono, un albergo, un negozio di scarpe, una scuola e stanno anche costruendo una nuova banca. La gente qui nel mio paesino in Umbria da valore a qualcosa che è andato da tanto tempo perso nella comunità inglese dove sono stato cresciuto: il desiderio di vivere una vita rurale.
Prendi la mia griglia da caminetto ad esempio, la ragione per il mio viaggio al paesino. Alcune persone non vorranno sentire questa storia, ma avevo chiesto al macellaio il giorno prima di procurarmi dell’agnello da una gregge particolare. Conosco il pastore e la terra sulla quale pascola il suo gregge. Il terreno è ricco, con abbondanza di erbe aromatiche come il timo e il rosmarino e questo a sua volta è riflesso nel sapore del prodotto. In aggiunta, c’è quel senso confortevole di sicurezza, sapendo che la terra non è stata irrorata con pesticidi, solamente fertilizzata con ciò che la natura voleva.
Alcuni possono pensare che questo è estremo, ma l’ agnello è la mia carne preferita e io so che questo fa differenza. E non sono il solo che dà valore a ciò perchè molte delle altre persone del posto fanno anche loro simili richieste. Fortunatamente, questi sono piaceri che possono essere goduti da ognuno in visita in Italia durante le vancanze ovvero che abbia stabilito una dimora permanente qui.
Feste e la polizia
Tornando a Cotswolds non sono solo le cose di tutti i giorni che sembrano aver sofferto. La vita là in generale sembra ‘più piatta’ in qualche modo, coi vecchi uomini e le competizioni sul germoglio di fagiolo più lungo da molto scomparsi. Qui nella comunità montana, la vita è tutto meno che piatta spesso con feste in strada lunghe una settimana che si protraggono nella notte.
La scorsa notte sono uscito per cena alla locale pizzeria. Quando sono arrivato, c’era un piccolo gruppo fuori, i ragazzini erano tutti ad ammirare un motorino nuovo di zecca con i vecchi uomini che assistevano e ci scherzavano sopra. Gli uomini erano tutti arrivati o col trattore o in macchina, così in confronto il motorino era un veicolo veramente piccolo, particolarmente in quanto era reso nano da un trattore Lamborghini che gli era parcheggiato accanto!
Più tardi, mentre andavo via, mi sono fatto strada dal bar alla macchina dove il resto dei giovani della locale comunità erano adunati. Una scena come questa in Inghilterra manderebbe spesso i brividi giù lungo la schiena, ma qui piuttosto che l’alcol ad essere consumato, era il gelato. Non c’erano sguardi insistenti, solo qualche viso sorridente, qualche saluto e cenni col capo perchè mi riconoscevano.
Abbiamo anche una stazione dei Carabinieri ben organizzata (nel mio paesino, c’era un viaggio di 20 miglia per la stazione della polizia). Alcuni dei paesi circostanti sono molto remoti e facilmente isolati dalla neve in inverno in quanto molti sono sopra i 1.000 metri. Tuttavia i Carabinieri del posto sono lì ad aiutare. Telefonano a tutti gli abitanti anziani e vulnerabili ogni volta che rimangono isolati per controllare che stiano bene, un servizio che è apprezzato e fornisce un manto aggiuntivo di protezione a coloro che ne hanno bisogno.
Come il paesino che conoscevo una volta in Inghilterra, la gente qui sorride e ti fa sentire a casa. Ti guidano quando chiedi un consiglio, ma ti danno spazio quando vuoi essere libero. La barriera principale è la lingua, una che solo io posso aggirare. Ci sono cose che mi mancano della madre patria: pesce e patatine, grandi negozi per musica e forse anche la televisione, ma quando guardo a ciò che ho guadagnato qui mi sembra sciogliersi nella insignificanza e chiamo l’Italia la mia casa ora.