sleepless night after quake

adriatica Image
09/15/2009 - 02:18

 it seems there was quite a heavey quake last night bewteen florence and bologna ... 4.2 and not that deep...had a lot of people worried... its the L'Aquila affect...  still in peoples memories... so many slept in cars away from buildings...however no serious damge is reported although checks will be made today....  as light lets people inspect their buildings...good news for Onna at elast... the 94 houses ..am pretty sure thats the number... will be handed over today to the residents of thatt tiny village...pretty well destroyed completely in April... 

Comment

Thank you for that update adriatica...It must be very worrying for people who live on or near that fault. Thank goodness no one was hurt - that at least is a blessing.  

 most of us living around abruzzo,marrche and lazio now have this site firmly in our bookmarks so didnt bother posting it...however if you are interested in the event above...heres the link to ithttp://earthquake.rm.ingv.it/data_id/2208826430/event_out.php thats the one last night.. according to the site there were 20 or so following that but all less ... can imagine the worry...   anyway if you go to that link   and want to save the site for future reference if you cut the part from data onwards you get to their home page... 

We didnt feel it here John,  close to where Pennys daughter will be staying though I am not reliable as whilst the big one started I was asleep, woke up briefly and had to watch the news to see the devastation, we were fortunate, but certainly felt the aftershocks days later.A

 Onna...destroyed in April... toady the houses for the villagers were handed over... it means a community has somewhere secure to live at least whilst their older homes if they choose are rebuiltthis is a completely new site beside the old village... ie a green field site .. ninety four houuses built and furnished including all the bits and pieces... got to be a record for Italy...the first itme i should think that a person has had a new home after a quake before the church was rebuilt...  hers a short article in English on it...there is tons in Italian on the net http://discuss.flickrfan.org/2009/09/15/0982939.html am sure there will be some people that choose to stay in these...not everyone of course.. but for elderly couples and younger families...well insulated single storey buildings that are convenient to live in will maybe be not to their liking to start...but should imagine once they have lived there a bit for some it will be much easier...

 really have little comment to make... but history will repeat itself according to earthquake experts and it maps out quite clearly where because the only certain thing are where the fault lines exists.. ESPERTO NEL'97, FORTE SISMA ABRUZZO ENTRO 2010PESCARA - Già dodici anni fa, nel 1997, durante il terremoto che colpì a più riprese Umbria e Marche, gli studiosi - basandosi sulle statistiche del passato - indicavano il 70% di probabilità che un forte terremoto potesse scuotere l'Abruzzo "entro il 2010". E' quanto affermava il direttore dell'Osservatorio geofisico dell'Aquila, Paolo Palangio, in un'intervista all'edizione abruzzese del "Messaggero" del 9 ottobre 1997. "Le statistiche - riferiva Palangio - dicono che entro il 2010 c'é il 70 per cento delle probabilità di avere nella zona compresa tra l'Aquilano, la Marsica e l'Alto Sangro, un altro evento catastrofico. Se poi andiamo avanti negli anni e arriviamo al 2070, le probabilità di avere il 'big one' salgono al 100 per cento". In Abruzzo - sottolineava l'esperto - le aree a rischio "sono quelle dell'Aquilano e la zona che comprende la Marsica, il Parco Nazionale d'Abruzzo, la zona della Maiella e parte delle province di Pescara e di Chieti. L'ultimo grande sisma è stato quello della Marsica nel 1915. Secondo quanto è stato possibile ricostruire dalle cronache dell'epoca, L'Aquila è stata distrutta più volte nel 1400. Un altro evento catastrofico fu quello del 1703 ed ebbe epicentro tra Pizzoli e Campo Felice, con quali effetti ve lo lascio immaginare". Nel 1997 erano passati 82 anni dal terremoto di Avezzano, 294 da quello dell'Aquila. "Sono proprio questi i periodi di latenza degli ultimi 'big one' - spiegava Palangio - . Come testimonia la storia sismica dei territori interessati, i tempi di stasi nell'Aquilano sono molto lunghi, durano infatti 250- 300 anni. Molto più brevi risultano invece quelli riguardanti i terremoti marsicani, anche se una divisione netta è soltanto teorica perché un evento nella Marsica è avvertito nell'altro comprensorio sia pure con intensità minore, e viceversa". Già dodici anni fa Palangio invitava alla prevenzione: "Prevenire vuol dire costruire stabili rigorosamente antisismici - disse nell'intervista -, gli unici in grado di resistere a scosse anche violente. E' una regola che non va disattesa se si vuole che non si ripeta quanto è accaduto in Irpinia dove costruzioni in cemento armato, fatte male, sono venute giù come castelli di carta. Ma prevenire - concludeva il direttore dell'Osservatorio Geofisico abruzzese - vuol dire anche una popolazione più consapevole, che si è preparata per un evento del genere, e che quindi non si faccia prendere dal panico che può fare più vittime del terremoto stesso".